Sul set del porno. Parte 1

 

In questo nuovo articolo che pubblico sul Blog del mio sito web voglio brevemente accennare ad alcune curiosità e retroscena che stanno alla base di un set hardcore, gli aspetti un pò curiosi che forse non tutti hanno mai letto e che io stessa, da attrice hard più conosciuta al mondo, ho deciso un pò per volta di svelare in attesa di poter realizzare il mio film autobiografico nel quale, avendo io stessa scritto la trama ho in serbo parti davvero interessanti ed emozionanti su tale mondo che ad oggi non conosce crisi di genere.

Cosa avviene durante la realizzazione di un film porno? Se siete avvolti da un alone di curiosità e volete conoscere la risposta, datevi alla lettura di questo nuovo articolo del mio Blog.

Tutti gli attori e attrici sono sottoposti poco prima di prendere parte sul set a pratiche igieniche accurate prima di ogni scena, io stessa utilizzavo creme profumate e olii a base di cocco profumati e coinvolgenti con i loro profumi davvero sensuali, nulla di vero a chi sostiene altro anzi l’odore maschile sarebbe davvero nauseabondo per chi non cura l’igiene sul set.

Un aspetto molto importante durante le riprese è l’angolazione della telecamera, questa deve essere dotata di un adeguato obiettivo capace di ingrandire la visuale facendo diventare grandi cose cha ad occhio normale sarebbero più piccole e quando vengono girate scene che mostrano l’atto sessuale, la telecamera è posizionata accanto agli organi maschili, in modo tale da far sembrare l’atto più profondo ed eccitante al telespettatore.I

l mito della durata? Sappiate che le scene non sono mai fatte tutte in una stessa ripresa, potrete accorgervene dal fatto che gli attori sono sudati per l’intenso esercizio fisico e dopo appaiono asciutti proprio perché la dimostrazione chiara che c’è stato uno stop per poi far ricontinuare la scena in pausa, sul set un attore o attrice può lavorare anche 10 ore ovvio che le scene vengono spezzate e tra una pausa e l’altra c’è modo di “ricaricarsi”, nel senso più chiaro possibile. Di tutto questo tempo di lavoro tra tagli e scene da rifare si finisce per tenere buona una scena che in totale montata e rivista dura massimo 30 minuti.

Prima di tutto per avere il massimo del rendimento maschile in termini di “finale” la scena del culmine sessuale viene registrata subito, è la prima parte del set che deve essere registrata, così gli attori sono più performanti, non stanchi, carichi e non alla fine, dove ormai tra le varie scene eseguite a spezzoni ormai l’eccitazione è scesa gradualmente.

Spesso per aumentare la quantità di liquido in scena vengono usati gel o latte di mandorle dolce perché l’occhio vuole la sua parte nel vedere buone quantità di liquido sul corpo femminile.

Una mia particolarità : sul set ho sempre avuto una forte eccitazione, non ho mai finto nelle scene cosa che invece per molte attrici il tasso di finzione è notevole. Nel sesso “normale” fra due persone, tutto il bello sta nel godere dei corpi in maniera reciproca, nei film porno, tutto è concentrato nella necessità di essere a favore della telecamera ossia poter offrire la miglior immagine dei genitali.

Nel mio intento di regista che vorrei davvero portare in atto, anzi se qualche produttore volesse contattarmi può farlo liberamente, il mio intento è che per ottenere un buon film, gli attori devono eseguire prestazioni su “angolazioni” che “nessun umano sceglierebbe” durante un rapporto normale cosa che per loro è anche difficile intravvederne il piacere, ma per lo spettatore ha una notevole importanza a livello eccitazione visiva : io stessa ho eseguito scene con posizioni anche da me inventate e davvero fantasiose (ho in serbo il Kamasutra di Cicciolina, un vero must per i produttori interessati).

Vorrei in questa sede lanciare un appello, quello che sul set hardcore “non esistano mai più forme di maschilismo tra attori uomini”, mi spiego : se un uomo gira anche scene di sesso gay viene guardato male dai colleghi mentre per una donna è normalissimo girare scene con uomini e con donne senza essere giudicata “strana” vorrei non esistesse questa forma di maschilismo o di “genere” nell’industria del porno perché parto sempre dal presupposto che il porno non deve essere discrezione di genere, ma amore per il sesso in tutte le forme, spesso nelle mie scene non ho mai fatto distinzione di genere, per me la sessualità deve essere aperta e senza discrezioni di genere!

Chiudo questa mia prima parte di Blog sul “Dietro le quinte del Porno” rimandando più avanti alla stesura di altri nuovi ed interessanti capitoli.

Ovviamente continuate a seguire sempre il mio sito www.cicciolinaonline.it per essere aggiornati sui nuovi articoli, che pubblicherò nel seguito sul mio Blog, oltra a Gallery davvero HOT!