Cicciolina negli scatti fotografici di G. Salis

Cicciolina Ilona Staller in..."Renaissance".

Nel mese di marzo 2006 sono stata protagonista della mostra fotografica di Gianfranco Salis, in programma a Roma presso la Galleria Cà d'Oro di Piazza di Spagna, una delle molte mostre fotografiche a cui presiedo come artista d’arte contemporanea.

E’ stata una kermesse di altissimo prestigio dal titolo emblematico: "Ilona Renaissance", dove per "rinascimento" si intende il “leit motiv” della mostra, venti scatti in cui sono stata ritratta in versione "Venere di Botticelli", una vera rinasciata nel campo dell’arte contemporanea.

La mostra è stata curata dalla gallerista Gloria Porcella e presentata da Giampiero Mughini. Una mostra di 20 fotografie inedite che Gianfranco Salis ha sapientemente trasformato in meravigliose opere d’arte. Questa mostra è nata da un incontro tra me e la curatrice Gloria Porcella nel 2000 a Berlino dove io, Cicciolina, ero l’installazione vivente in una mostra dal titolo “No soap, No hope” della galleria Cà d’Oro di Berlino.La mostra, considerata una live performance, ha ottenuto le prime pagine di tutti i quotidiani tedeschi e li è nata l’idea di realizzarmi come opera d’arte di Salis, oltre ad essere io stessa la musa ispiratrice di Jeff Koons grande artista internazionale, mio ex-marito, l’uomo dal quale ho avuto mio figlio Ludwig Koons. Come ricorda nel suo testo Giampiero Mughini : “Salis ha da anni Cicciolina come sua modella di eccezione, del resto un fotografo ha una sua modella prediletta, una donna i cui spigoli e i cui movimenti danno ispirazione e ritmo alle sue foto. Modelle che fanno da muse, nel senso che aiutano i fotografi a trovare il cuore delle loro ossessioni”.

La mostra di Salis è partita da Roma girando poi l’Italia, l’Europa e gli Stati Uniti, Giappone e Cina da Milano a Berlino, a Londra, Parigi, Montecarlo e Los Angeles.

Scrive Giampiero Mughini : “…Cicciolina cominciò a fare quel che un quarto di secolo fa nessuno avrebbe osato : nel suo italiano ancora esitante raccontava le cose di sesso e che avvenivano tra i due sessi come meritavano, quali cose preziose e desiderantissime. Bisbigliava, sussurrava, prometteva, talvolta mugolava.La beltà ungherese e i suoi vezzi si sono così incisi per sempre nell’immaginazione erotica del nostro tempo, quell’immaginazione di cui le foto di Salis in mostra alla galleria Cà d’Oro sono le figlie. Foto talvolta di una Cicciolina non più giovane nè giovanissima, solo che le Icone non invecchiano. Foto cui Salis conferisce all’estremo il carattere evanescente del sogno, qualcosa che così fortissimamente desideriamo ma che forse non esiste, quel corpo femminile che appare e scompare. E sempre quei lunghi capelli biondi platinati che è come se la addobbassero. Sempre quel sorriso come di chi è pronta ad accettare tutto, ma che forse non darà niente”.

 

03/09/2018